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Altro fumetto pubblicato da Breakdown Press con brevi storie di Stathis Tsemberlidis recuperate sempre dal collettivo Decadence Comics; un volume muto, con racconti molto più “mistici” che fanno viaggiare il lettore con la propria fantasia, gettandolo in un silenzioso mondo ricco di stranezze, metamorfosi bizzarre e tante altre situazioni in cui il lettore può soltanto usare la propria mente per capire. Il tutto è condito anche da elementi come la nascita e la morte, la violenza e l’amore, illustrato in un mondo sordo abbastanza difficile da decifrare! Il tratto del fumettista rispetto a Gardens of Glass è molto più grezzo, ma molto più indicato per il tipo di storie “narrate” all’interno dell’albo. Sicuramente avrò bisogno di “leggere” più volte questo volume per poterlo comprendere appieno, ma magari non c’è nulla da capire e alla fine bisogna prendere le storie per quello che sono, ovvero il lettore osserva un qualcosa che accade e non sta a lui decifrare la funzione degli eventi, inoltre nella sua complessità è abbastanza scorrevole.
*Voto: 7.5
by: Luca Amato
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